
Hanno ammesso le proprie responsabilità Vincenzo Vinciguerra, 69enne barese, e Pasquale Marziliano, 74enne di Bitetto. I due sono in carcere dalla tarda serata di mercoledì con l’accusa di atti sessuali con minore. La vittima sarebbe un 13enne romeno convinto a salire nella loro auto in cambio di pochi euro. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Bari Giovanni Anglana su richiesta del pm Marcello Quercia. La svolta nelle indagini è arrivata in concomitanza con la messa in onda di un servizio della trasmissione televisiva ‘Le Iene’, quando due minori sono stati affidati ad una struttura protetta e il campo rom sgomberato.
I due arrestati sono stati sottoposti questa mattina ad interrogatorio di garanzia dinanzi al gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana e al pm che ha coordinato le indagini, Marcello Quercia, ammettendo di essersi appartati con il minorenne in cambio di soldi e regali. Gli episodi contestati ai due anziani arrestati risalgono al 31 marzo e al 2 aprile scorsi ma sono ancora in corso accertamenti su fatti precedenti. Nel frattempo, il legale di Vincenzo Vinciguerra ha chiesto la concessione degli arresti domiciliari per il suo assistito in una struttura di cura. I magistrati parlano degli arrestati come di “due uomini adulti che si fanno forti del denaro e di piccoli regali per convincere un bambino bisognoso di soli 13 anni ad accompagnarsi a loro e a sottostare ai bisogni carnali e alle loro laide condotte per poi retribuirlo con banconote di modicissimo valore ed indurlo a sottomettersi alle loro richieste”.
Secondo gli inquirenti, questi “non possono che incarnare alla perfezione l’ideale degli orchi approfittatori, subdoli ed immorali che sfruttano la minorata difesa della loro vittima per dare concretezza ad istinti riprovevoli”. Inoltre, dalle indagini è emerso che una volta che i due hanno scoperto che il 13 era stato sentito dai militari dell’Arma dei Carabinieri sarebbero arrivati a “pensare di mettere a tacere l’intera vicenda, pagando il padre del piccolo, così facendosi ulteriore scudo della situazione di indigenza economica e bisogno in cui versano le famiglie di etnia rom e tentando di risolvere il tutto con 2 o 300 euro, come se il denaro potesse salvare il minore dal danno psicologico che i due ormai gli hanno inflitto”. Proprio il padre del piccolo, qualche giorno prima dell’arresto di Vinciguerra e Marziliano, aveva denunciato quanto accadeva nei confronti del ragazzino.
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GM