
Pippa ‘Pip’ McManus, una quindicenne con seri problemi di anoressia, si è suicidata, lanciandosi sotto a un treno, a pochi giorni dalle dimissioni da una clinica psichiatrica. La tragedia si è consumata alla stazione ferroviaria di Gatley. Il comportamento anomalo dell’adolescente ha avuto inizio quando all’età di 12 anni osservava ossessivamente il profilo allo specchio e “chiedeva se il mento era grasso” ai genitori. Poi, dopo l’ennesimo litigio, stavolta per l’eccessiva frequentazione di una palestra, la ragazza è scappata di casa urlando: “Sto per uccidermi ora”.
Il medico legale Andrew Bridgman ha dichiarato ai membri della giuria nel processo in corso per la morte di Pip che dovrebbero considerare i rischi per l’adolescente dopo le dimissioni dall’ospedale Priory, a Altrincham, e se tali dimissioni siano state correttamente gestite. I suoi genitori, James e Marie, avevano espresso riserve, ma sapevano di essere “lasciati senza scelta”, così hanno infine concordato con la valutazione dei medici di Priory che la loro figlia dovesse tornare a casa. Di fronte ai primi sintomi dell’anoressia, la mamma di Pip ha spiegato di non essersi preoccupata più di tanto. Poi la ragazzina divenne ossessionata dalla sua dieta e voleva sempre allenarsi, tanto da essersi unita a delle squadre di atletica e boxe.
Da Natale del 2012, i genitori si rendono conto che la situazione è fuori controllo e decidono così di rivolgersi a un medico. Dopo di che è stata in cura presso la Stockport Child and Adolescent Mental Health Services e la Galaxy House, quindi al Royal Manchester Children’s Hospital, infine al Priory. Doveva essere dimessa nel novembre 2015, ma il ricovero si era protratto per un ulteriore mese. Per una serie di contrattempi, le dimissioni avvennero infatti il 4 dicembre. Quando era tornata a casa, Pip si era scontrata con la sua famiglia sulla frequenza delle visite in palestra. È uscita di casa il 9 dicembre ed era andata alla stazione ferroviaria di Gatley.
In memoria della figlia
Dopo la sua morte la mamma ha istituito la Pip Foundation for ABC Anorexia & Bulimia Care e aperto una pagina su JustGiving in cui scrive: “Pip ha passato i suoi ultimi 3 anni a combattere contro l’anoressia, la malnutrizione, la depressione e l’autolesionismo”. Quindi ha continuato: “Non voglio che la vita e la sofferenza di mia figlia siano state vane, ogni volta che ha potuto, lei ha cercato di aiutare altri che soffrono di condizioni simili e spero di continuare il suo buon lavoro con la fondazione”. La donna ha concluso: “Con il tuo sostegno, mia figlia non sarà mai dimenticata, la sua memoria continuerà a vivere e la fondazione a lei intitolata continuerà ad aiutare le persone che ha cercato di aiutare mentre era ancora viva”.
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GM