Anoressia killer, trovato il biglietto lasciato dalla ragazza

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Pippa McManus, 15, si è suicidata a causa dell’anoressia (websource)

Una ragazza di 15 anni che soffriva di anoressia si è uccisa qualche giorno dopo essere stata rilasciata dall’ospedale psichiatrico in cui era in cura. Il comportamento anomalo della ragazza è iniziato a 12 anni quando, guardandosi allo specchio, chiedeva ai genitori sei il suo mento fosse grasso. Dopo anni di battagli, Pippa McManus, 15, è stata ammessa nell’ospedale psichiatrico a settembre 2014, che pesava poco più di 25 chili. Qualche giorno dopo essere stata dimessa, a dicembre 2015, si è suicidata, lanciandosi sotto a un treno nella stazione ferroviaria di Berkley. La carenza di supporto e la preoccupazione dei genitori hanno in parte contribuito alla sua morte, afferma la sentenza riguardante la vicenda.

Pippa ha scritto varie lettere di addio a famiglia e amici. “Voglio crescere e avere una vita, ma non ne ho una”, si legge in una lettera. “Non riesco a combattere l’anoressia più di quanto abbia già fatto. Ho provato molto, ma ha vinto”, ha scritto la ragazza. Ha lasciato la famiglia a casa dopo una gita in canoa e si è diretta alla stazione dei treni, dove si è tolta la vita. Le indagini hanno confermato il suicidio ma la giuria ha attaccato le inadeguate cure dell’ospedale, aggiungendo che non c’è stata comunicazione con la famiglia riguardo al rischio che Pippa si togliesse la vita. La mamma, devastata, ha descritto la malattia della figlia come un “incubo”. “Erano necessari trattamenti efficienti più veloci e se questi fossero stati disponibili, la nostra meravigliosa figlia sarebbe ancora viva”, ha detto la mamma.

Lavinia C.

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