
Un’altra tragedia della strada sconvolge il Salento: è morto dopo due giorni di agonia Vincenzo Greco, 17 anni, rimasto coinvolto in un sinistro verificatosi il primo maggio scorso tra Patù e San Gregorio, all’estrema punta del tacco. Nello schianto sono rimasti coinvolti tre ragazzi, tutti del luogo, che sono andati a finire contro il muro di cinta di un’abitazione. Sin da subito le condizioni del ragazzo sono risultate le più drammatiche, tant’è che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove era stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione: qui è spirato dopo 48 ore.
Vincenzo Greco e i suoi amici si trovavano a bordo di una Fiat Marea condotta da un 19enne, quando alle 22, mentre percorrevano la strada provinciale che collega Patù alla marina di San Gregorio, il guidatore ha perso il controllo dell’autovettura, che è finita fuori strada, schiantandosi con violenza contro il muro di un’abitazione. E’ iniziata una tragica carambola, conclusasi contro il muro di un’altra casa, che si trovava sul lato opposto della carreggiata. A causa del violentissimo urto, uno dei due passeggeri è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, mentre la Marea ha addirittura perso il motore per strada.
Nel sinistro sono rimaste coinvolte due altre auto che sopraggiungevano, una Smart e una Lancia Ypsilon, che hanno riportato danni a causa dei pezzi persi per strada dalla prima vettura, ma per fortuna nessuna conseguenza per i guidatori. Sul luogo del sinistro stradale è giunto il personale Suem 118: il 19enne alla guida ed un 15enne hanno riportato ferite dichiarate guaribili in pochi giorni, mentre Vincenzo Greco è stato trasportato prima al ‘Panico’ di Tricase e poi appunto al ‘Vito Fazzi’. Dai controlli è emerso che l’amico alla guida era lievemente positivo all’alcol test e per questo ha subito il ritiro della patente. Spetterà ora ai carabinieri della stazione di Castrignano del Capo e ai loro colleghi di Tricase stabilire se vi siano responsabilità nel sinistro. La salma del giovanissimo resta a disposizione dell’autorità giudiziaria, che probabilmente deciderà di restituirla alla famiglia per i funerali.
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GM