
Marco Ravaglia, l’agente della Polizia Provinciale rimasto ferito a Portomaggiore, dove è morto invece il suo amico Valerio Verri di 63 anni, un guardiapesca volontario, aveva riconosciuto con chiarezza ‘Igor il russo’, ovvero Norbert Feher. A documentarlo è il gip Letizio Magliaro, nell’ordinanza in cui dispone la custodia in carcere per il serbo, sospettato di almeno tre omicidi: “Il Ravaglia, pur ferito, riusciva a segnalare telefonicamente l’accaduto ai carabinieri e che l’autore dei fatti in fuga veniva intercettato da una pattuglia di carabinieri in borghese”.
Il gip ricostruisce quei momenti della sparatoria: “Risulta dall’annotazione di pg redatta dai militari del comando compagnia carabinieri di San Giovanni in Persiceto che i militari, operando con un veicolo di copertura, unitamente ai militari della compagnia del nucleo operativo carabinieri di Molinella, alle ricerche dell’uomo (…) riuscivano a intercettare il Fiorino con una sola persona a bordo salvo poi, dopo breve inseguimento, perderlo di vista ad altezza del bivio tra via Spina e via Arginale in località Consandolo”.
Nell’ordinanza emerge poi che i carabinieri avevano “senza ombra di dubbio” riconosciuto Norbert Feher nell’uomo alla guida del Fiorino rubato a Mezzolara di Budrio, “presumibilmente in data 6 aprile”. Viene poi ricostruita la personalità di ‘Igor il russo’, che potrebbe essere legato alla scomparsa di Domenico D’Amato, nome d’arte ‘Dome Dama’, giovane rapper 27enne di Molinella (Bologna). Emergono particolari relativi ai crimini messi in atto dall’indagato nel periodo che va dalla scarcerazione del maggio 2015 alla successiva latitanza, dopo l’emissione di un ordine di custodia cautelare in carcere per le rapine nel Ferrarese con la banda di Ivan Pajdek.
In quel periodo, stando agli esiti degli esami del Ris di Parma sul dna estrapolato dalle tracce di sangue ritrovate nel bar Gallo, Norbert Feher, seppur ricercato, non si era mai allontanato dalla Bassa tra Ferrara e Bologna. Il killer di Budrio viene così descritto dal gip come un individuo di “assoluta spregiudicatezza”. Si legge nell’ordinanza: “Nemmeno la rocambolesca ‘caccia all’uomo’ che ha comportato il dispiegarsi di almeno un migliaio di unità di militari, tra cui i reparti speciali dei carabinieri dei cacciatori di Calabria, del Tuscania e dei Gis, lo ha determinato a desistere”. Norbert Feher, conclude il gip, sarebbe pronto a “ingaggiare una vera e propria sfida con le forze dell’ordine”, sottolineando la sua “lucida e criminale determinazione, negli ultimi giorni alimentata anche dai mezzi di informazione che nel ‘romanzare’ – quando non ‘inventare’ – le notizie, ne hanno trasformato la figura da mero violento criminale in soggetto dotato di capacità sovrumane”.
TUTTE LE NEWS DI OGGI
GM