Allarme ‘Blue Whale’: quattro casi di autolesionismo ad Ancona

(websource/archivio)

Dopo il caso di un ragazzino suicida a Livorno che si è lanciato nel vuoto dal 26° piano, è ancora allarme in Italia per il ‘Blue Whale Challenge’, il nuovo ‘gioco suicida’ che ha fatto già – secondo alcune stime – 157 morti dopo essere partito dalla Russia. L’allarme arriva dall’ospedale Salesi di Ancona, dove ieri è stata portata d’urgenza un’adolescente pescarese, e dove nell’ultimo mese almeno quattro ragazzini, tutti intorno ai dieci anni, sarebbero stati accompagnati dai genitori dopo aver compiuto atti di autolesionismo.

Ovviamente, i medici non si sbilanciano e non ricollegano direttamente questi episodi al ‘Blue Whale Challenge’, la cui formula sta diventando purtroppo tristemente nota, con una serie di sfide che si protraggono per un periodo di 50 giorni, fino a quella finale, che sta nella scelta di togliersi la vita. Ciò nonostante, proprio dopo il caso dell’adolescente pescarese, al Salesi di Ancona l’allerta è salito e per far luce su quanto accaduto è stata mobilitata l’unità di crisi, composta da medici di varie specializzazioni. Dal punto di vista investigativo, invece, del caso si occupano il Tribunale dei minorenni dell’Aquila insieme alla squadra mobile di Ancona. La ragazza avrebbe iniziato a giocare a ‘Blue Whale Challenge’ grazie ad alcuni gruppi Whatsapp con i quali era entrata di recente in contatto.

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GM