
E’ stata violentata a soli undici anni e adesso sarà costretta a sposare il suo stupratore, del quale è rimasta incinta. E’ successo in Florida, uno Stato in cui non esiste una regolamentazione sull’età minima per potersi sposare. Per questo Sherry Johnson, questo il nome della bambina, è stata costretta a sposare il suo stupratore che di anni ne aveva venti all’epoca dei fatti.
Dopo anni la donna ha confessato la sua esperienza ammettendo che molte bambine come lei furono costrette a sposare uomini più grandi di loro in giovane età e che quasi tutte avevano subito stupri. Secondo la protagonista di questa vicenda le molestie sarebbero state commesse anche da alcuni sacerdoti e persone gravitanti in ambito clericale, che sarebbero stati complici di quel tipo di matrimoni.
La denuncia dopo tanti anni viene alla luce con l’obiettivo di porre dei limiti minimi di età in tutti gli Stati Uniti per il matrimonio. La ragazza fu costretta a sposarsi per porre fine alle continue indagini dovute ai continui stupri: “Fu terribile”, ha raccontato, “Ero così piccola, fui costretta ad abbandonare la scuola e venni di fatto affidata a un uomo che per tutto il tempo non faceva che abbandonarmi per fare altro”.
BC