Tutte nude contro la violenza sulle donne, la protesta femminista

Dozzine di femministe si sono spogliate di fronte ad un palazzo presidenziale in segno di protesta contro la violenza sulle donne. La protesta delle femministe di fronte al palazzo del Presidente argentino Mauricio Macri non ha di certo lasciato indifferenti i passanti. Dopo essersi liberate di tutti i vestiti di fronte agli spettatori increduli, il gruppo ha formato una pila di corpi e ha poi cominciato a urlare con rabbia. La “performance” era parte della protesta “Femminicidio è Genocidio”, contro la violenza sulle donne, organizzata da un grupo chiamato Artistic Force of Communicative Shock. Le donne hanno eseguito questa interpretazione come preludio per la prossima marcia del collettivo femminista NiUnaMenos (Non una di meno), che avverrà sabato.

Erano 120 in tutto le donne che si sono completamente svestite a Plaza de Mayo, di fronte al palazzo presidenziale, al parlamento e alla corte suprema. Il gruppo femminista ha utilizzato questa tattica d’impatto per richiedere maggior protezione alla vittime di violenza di genere, in forte aumento in Argentina. Accompagnate dai violini, il flash mob si è concluso con la condivisione di slogan, frasi, parole contro il sessismo e la violenza di genere. Secondo i dati ufficiali, quest’anno è stato registrato un femminicidio ogni 25 ore in Argentina. L’hashtag ufficiale della protesta “FeminicidioEsGenocidio” è diventato virale molto in fretta sui social media, mostrando migliaia di foto e video della rappresentazione. “Noi rappresentiamo tutte loro..e saremo sempre qui”, ha scritto su Twitter Claudia Acuna, un’attivista. Descrivendo le emozionanti scene alla protesta, ha aggiunto: “Donne anziane che piangevano perchè al loro tempo non potevano protestare in quel modo, uomini scioccati dalla crudeltà di oggi. Conserverò tutto questo”. Le argentine hanno parlato di giustizia, di cultura patriarcale, della libertà di decidere del proprio corpo. Hanno usato il loro corpo per parlare del corpo. Il corpo per difendere il corpo.

 

Lavinia C.