L’eroe che ha rincorso i terroristi “Ho cercato di fermarli così”


Sono passate appena due settimane dall’attentato all’arena di Manchester eppure un altro attacco terroristico ha funestato duramente la quotidianità dei cittadini britannici. La città colpita questa volta è Londra, ma le modalità dell’attacco sono state del tutto simili a quelle di qualche mese fa, sempre nella capitale del Regno Unito. Proprio sul London Bridge infatti un pulmino ha investito alcuni passanti, quindi tre terroristi sono scesi per strada iniziando ad accoltellare i presenti, finché l’intervento tempestivo della polizia ha eliminato repentinamente la minaccia.

Tra gli eroi della scorsa notte un tassista londinese che si trovava nell’area in cui è avvenuto l’attentato: l’uomo sarebbe riuscito infatti a fermare coraggiosamente i terroristi con il suo taxi. Insieme a lui si è distinto un’altra persona la scorsa notte, il suo nome è Gerard e, notando quello che stava accadendo, l’uomo ha iniziato a lanciare delle bottiglie di vetro agli attentatori per bloccarli. Con i mezzi che possedeva, Gerard ha quindi tentato di fare di tutto perché gli attentatori non facessero altre vittime.

“Ho visto tre musulmani di circa 30 anni accoltellare una ragazza per circa 15 volte con un coltello da cucina mentre gridavano ‘in nome di Allah'”, ha raccontato l’uomo che ha seguito gli attentatori “Ho visto un uomo anziano a terra che urlava ‘sono stato accoltellato, sono stato accoltellato’, l’ho guardato e ho visto che era in corso un’emorragia. Quando ho visto i tre assalitori accoltellare la ragazza, non ho potuto fare nulla. L’hanno assalita e poi hanno accoltellato un altro ragazzo ancora. Tutti hanno incominciato a correre e a urlare ‘Correte tutti, sono terroristi. Correte via, stanno accoltellando tutti”, ha proseguito. E a quel punto Gerard li ha seguiti fino a quando gli uomini sono entrati in una taverna “Io urlavo a chiunque di ‘correre, correre, correre’ e nel frattempo lanciavo bottiglie contro i terroristi nel tentativo di ferirli. Ho cercato di aiutare quante più persone potessi, ma ero indifeso. Se fossi caduto, probabilmente qualcuno mi avrebbe ucciso”.

Gerard ha prestato il proprio aiuto alla polizia per individuare i terroristi e ha continuato ad aiutare chi si trovava in difficoltà “Non sapevo cosa stessi facendo, era come fossi in un altro pianeta”, ha concluso scioccato.
BC