
Cosa faresti se tutto intorno a te sta per bruciare e presto sarai sepolto sotto la cenere per migliaia di anni? Uno scatto proveniente da Pompei sembra dare una risposta. Infatti, la foto – che sta divenendo virale – ritrae un uomo che sembra intento a masturbarsi. E’ stato l’account Instagram del parco archeologico di Pompei a pubblicare per la prima volta la foto, lo scorso 9 giugno, limitandosi a scrivere “Calco in gesso di una vittima dell’eruzione” e citando l’autore dello scatto, il Direttore Generale Prof. Massimo Osanna.
La foto ha però scatenato l’ilarità della Rete: il corpo si trova nel Giardino dei Fuggitivi di Pompei e molti sottolineano come l’uomo si starebbe godendo gli ultimi istanti di piacere masturbandosi prima di morire. “Un atto finale di autogratificazione, o una resistenza inafferrabile all’ira di natura?”, è la domanda che si pone un utente Twitter che ha rilanciato lo scatto. La risposta arriva dal vulcanologo Pier Paolo Petrone, che ha studiato le vittime del Vesuvio per 25 anni e che ha decisamente smentito che quell’uomo si sta masturbando.
L’esperto ha infatti spiegato che “l’individuo nella foto è un uomo adulto, ucciso dal piroclastico caldo – il gas caldo e la nuvola di cenere che hanno ucciso la maggior parte della popolazione che viveva intorno al Vesuvio – con le due braccia e le gambe flesse per il caldo”. In sostanza, “la maggior parte delle vittime umane trovate a Pompei mostrano quella posizione di braccia e gambe”, che sarebbe dovuta semplicemente a una contrazione muscolare.

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GM