
Non voleva assolutamente che sua moglie lavorasse. Lei invece, ha continuato ad andare ogni giorno in fabbrica, perché era quello che voleva fare. Allora il marito, indispettito da quella sua testarda insistenza, l’ha “punita” in modo a dir poco estremo: decapitandola. E’ successo ieri in Pakistan, a Lahore, provincia di Punjab, vittima una donna di 37 anni, Nasreen. L’autore del delitto, di nome Afraheem, è al momento latitante, ma attivamente ricercato dalle forze dell’ordine locali.
Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, l’uomo aveva chiesto alla moglie (e madre di tre figli) di abbandonare il lavoro in una fabbrica di Manga Mandi (41 km da Lahore), cosa che però lei si è rifiutata di fare. Così ieri, dopo che si è addormentata, è entrato in camera, ha chiuso la porta a chiave e l’ha decapitata con una mannaia, dandosi poi alla fuga. La vittima è stata trovata ieri priva di vita, riversa in una pozza di sangue e con la testa mozzata, dai figli e dai vicini di casa, sempre a Manga Mandi. Si tratta di un classico delitto “in nome dell’onore”, ha spiegato Maher Mumtaz, sovrintendente di Polizia.
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EDS