In manette per tangenti il sindaco di Torre del Greco

Ciro Borriello con Matteo Salvini (ritaglio web)

Il sindaco di centrodestra di Torre del Greco, Ciro Borriello, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla procura di Torre Annunziata e dalla guardia di finanza. L’accusa è di aver percepito tangenti da una ditta di rifiuti. Con lui, in manette sono finiti anche due imprenditori, Massimo e Antonio Balsamo. Arresti domiciliari per Ciro Balsamo, Francesco Poeti e Virgilio Poeti. In base a quanto emerso finora, Ciro Borriello avrebbe avvantaggiato la ditta Balsamo, considerata azienda leader nel settore dei rifiuti. Questa in cambio avrebbe accumulato fondi neri di denaro contante, che sarebbero finiti nelle tasche del primo cittadino.

Secondo la Procura di Torre Annunziata, tali somme sarebbero state consegnate durante “incontri mensili che avvenivano in luoghi appartati, privi di copertura di cellulari, mediante passaggi da un’auto all’altra”. Questi incontri sono stati documentati da video riprese e intercettazioni ambientali. Inoltre, l’ingresso della ditta Balsamo nell’appalto sarebbe stato “connotato da illegalità”, in quanto Ciro Borriello avrebbe “determinato la decadenza” della ditta originariamente assegnataria. Si tratta di un’ipotesi che viene ancora vagliata nel corso dell’inchiesta. Nei prossimi giorni, intanto, il gip fisserà la data del l’interrogatorio di garanzia.

Attivo politicamente sin dal 1993, quando nelle liste della Democrazia Cristiana divenne ‘mister preferenza, risultando il più eletto in assoluto in consiglio comunale, Ciro Borriello venne eletto per la prima volta sindaco nel 2007 in una coalizione con Forza Italia, An e Idv, poi perse le elezioni del 2012, ma venne rieletto nel 2014. Di recente ha rassegnato le dimissioni e non ha fatto mistero di essersi avvicinato alle posizioni del leader del Carroccio, Matteo Salvini. Aveva dichiarato parlando della questione migranti: “Siamo invece di fronte a un problema che viene scaricato sulle amministrazioni periferiche da un Governo centrale incapace finora di adottare una politica di controllo a un’ondata di semplice immigrazione clandestina”. Netta la sua opposizione al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, tant’è che aveva partecipato al contestato comizio partenopeo di Matteo Salvini lo scorso marzo. Il suo obiettivo, secondo gli addetti ai lavori, era l’elezione alla Camera dei Deputati, al fianco del leader leghista.

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GM