
Duro affondo di Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, nei confronti del governo e di chi aveva promesso aiuti concreti e fiscali alle popolazioni terremotate. Così mentre il 24 agosto, anniversario del tremendo sisma, si avvicina l’atmosfera si fa decisamente calda. Pirozzi non va tanto per il sottile: “Sull’esenzione da tasse e contributi ci hanno preso in giro. Ho studiato il bando pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico: non c’ è quello che era stato stabilito. Ci avevano promesso l’ esenzione dai contributi e dalle tasse per le imprese per due anni. E invece c’è solo un credito d’imposta. E questo non va bene. Io avevo detto che la zona urbana franca doveva essere appannaggio soltanto dei 55 comuni che hanno una zona rossa, che era un criterio. Invece l’hanno allargata a tutti, perché poi la civiltà dei clientes parte dall’Antica Roma. Le promesse erano altre”.
E poi ancora: “Il Mise ha pubblicato il bando sotto Ferragosto. Io ho telefonato dicendo: non mi prendete in giro, vi faccio la guerra. Mi auguro che si siano sbagliati, è uno scippo. O mettono a posto o io faccio la contea: faccio un regolamento grazie ai soldi delle donazioni degli italiani – spiega il sindaco – e sarò io a rimborsare i contributi e le tasse per le attività del mio territorio. Se vanno via tutti puoi resistere un anno, ma se poi al secondo anno devi arrenderti, a questo punto le casette non servono più”.
F.B.