Maria Ungureanu, nuove accuse al padre della bimba

Maria Ungureanu

Ci sono novità nella triste vicenda di Maria Ungureanu, la piccola di 10 anni ancora da compiere ritrovata morta all’interno di una piscina di un ristorante a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento. Nella vicenda è indagato Daniel Petru Ciocan, il giovane rumeno di 21 anni, amico di famiglia e ultimo ad aver visto la bimba in vita. Con il ragazzo è indagata anche la sorella Cristina, accusata di concorso in omicidio. Nelle scorse settimane, per la terza volta è stata respinta la richiesta di arresto per i due, mentre era spuntato un terzo indagato.

In un’intervista a ‘Urban Post’, la criminologa Ursula Franco, del pool difensivo dei fratelli Daniel e Cristina Ciocan, respinge le accuse e spiega che il responsabile degli abusi sulla piccola Maria Ungureanu sarebbe suo padre Marius: “Riguardo a certe presunte indiscrezioni trapelate giorni fa sulla stampa scandalistica vorrei precisare che la povera Maria Ungureanu non si è mai confidata con nessuno riguardo alle violenze che subiva e che era suo padre Marius Ungureanu ad abusare di lei”.

“Secondo le risultanze delle indagini, infatti, Maria fu abusata un’ultima volta, poche ore prima di morire, mentre si trovava in casa con entrambi i genitori” – ricorda Ursula Franco -“Inoltre, l’unico dato riferibile ad una violenza sessuale è lo sperma del padre repertato dai RIS su una maglietta appartenente alla bambina e sulla copertina del suo lettino. Per quanto riguarda la maglietta, sia al momento del sequestro che in seguito, i genitori della Ungureanu hanno riferito a chi indagava che quel capo d’abbigliamento era in uso esclusivo alla povera Maria”.

La criminologa insiste: “Aggiungo che, ormai da più di un anno sostengo che durante l’annegamento, che fu semplicemente un evento accidentale, Maria Ungureanu si trovava in compagnia di un’amica più grande di lei, il suo nome è agli atti, Maria aveva un appuntamento con lei per una passeggiata già dal giorno precedente e proprio lei cercò poco prima di morire. Nessuno vide le due ragazzine entrare nel giardino con la piscina perché, sapendo che non avrebbero potuto entrarci, vi sgattaiolarono di nascosto. Dopo l’incidente, l’amica di Maria fuggì perché, proprio a causa di una sua leggerezza, intervenne un fatto gravissimo del quale temette di dover rispondere non solo alle autorità ma anche ai propri genitori”.

GM