
Nella giornata di oggi ricorre l’anniversario del terribile terremoto che ha colpito il Centro Italia un anno fa, con ancora fresche le immagini del sisma di Ischia dei giorni scorsi. C’eravamo svegliati con le notizie dei crolli in Abruzzo, nelle Marche, in Umbria e delle 239 vittime che piano piano, inesorabilmente, venivano estratte dalle macerie. Nella serata di ieri ci sono state diverse fiaccolate in memoria delle persone che non ci sono più e una di queste è stata fatta ad Amatrice, in Abruzzo, uno dei paesi più colpiti dal sisma. Tante sono state le persone che hanno aderito a questa iniziativa, anche dai paesi limitrofi, anch’essi colpiti dal terremoto un anno fa. Il corteo è partito all’1,30 della notte e il momento più toccante è stato certamente alla lettura di tutti i nomi delle 239 vittime. Per volontà dei parenti, niente telecamere accese, nè riprese con telefonini. Il corteo è giunto alle 3 e 36 nel parco Minozzi (proprio nell’ora in cui iniziarono le scosse) e qui ci sono stati i rintocchi di campana quanti il numero di morti a causa del sisma. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha poi scoperto il monumento eretto al parco don Minozzi in ricordo delle vittime. Oggi è una giornata di lutto cittadino ad Amatrice. Alle 11 il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, celebrerà la messa a cui parteciperanno, tra gli altri, il premier Paolo Gentiloni e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Da queste parti, intanto, diverse cose sono state fatte, ma tantissime altre andranno ancora fatte per far tornare a vivere nella normalità coloro i quali sono sopravvissuti alla tragedia. In diversi paesi sono presenti ancora le famose zone rosse, posti che non possono essere valicati poiché ancora non messi in sicurezza del tutto e la ricostruzione di case e monumenti va a rilento, come purtroppo capita in questi casi.
M.O.
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