Il figlio autistico gioca in giardino, i vicini: “Tieni quel coso in casa”

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Una giovane madre di Berkeley (Inghilterra), Jessica Green, è rimasta sconcertata quando ha letto una lettera di un anonimo vicino che la invitava a segregare in casa suo figlio Henry per via dei rumori fastidiosi che questo emette quando gioca in giardino.

Henry è un bambino di tre anni affetto da autismo, spesso i bambini che soffrono di questa patologia emettono dei suoni indefinibili che rappresentano il loro modo di esprimersi. L’anonimo vicino, forse per ignoranza, non è a conoscenza di questa caratteristica, per tanto si è permesso di accomunare il suono emesso dal bambino ad un verso ed ha apostrofato il piccolo chiamandolo “Quella cosa”.

La signora Green si è subito infastidita quando le è stata recapitata una lettera di reclamo firmata dal vicinato, ma è rimasta sgomenta quando in una parte della lettera ha letto: “Siamo stufi marci di sentire quella cosa che gioca in giardino”. Il resto dello scritto è un invito a rispettare il bisogno di relax e tranquillità dei vicini che, a detta dell’autore, non possono essere costretti a sentire le continue urla del piccolo mentre gioca in giardino.

In un primo momento Jessica è andata su tutte le furie ed ha parlato con i suoi vicini per capire chi di loro fosse d’accordo con questo terrificante scritto, quindi ha deciso di pubblicare la lettera per intero sul proprio profilo Facebook allo scopo di sensibilizzare le persone sull’autismo e sui problemi che comporta.

Jessica è convinta che la lettera sia frutto di una singola persona pertanto scrive su Facebook: “Vivo in una zona adorabile. In una proprietà del consiglio ma è una comunità gentile”. Parlando della lettera la donna aggiunge: “Si pensa che in una situazione del genere ti vengano a parlare di persona” quindi continua dicendo: “E’ terrificante, dovrebbero avere la cortesia di chiederti se tuo figlio sta bene”, ma conclude spiegando che la lettera è stata scritta da una sola persona e non da tutta la comunità: “Sono sicura che si tratta del pensiero di una singola persona poiché gli altri vicini si sono schierati dalla mia parte”.

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F.S.