
Il 18 aprile del 2011 Manuel Piredda è morto cercando di dare fuoco alla sua compagna Valentina Pitzalis. Quel giorno la giovane sarda è rimasta brutalmente sfigurata ed è diventata un’icona della lotta contro la violenza sulle donne, ma la famiglia di Manuel non è mai stata convinta della sua versione dei fatti. I coniugi Piredda, infatti, sono sempre stati convinti che a dare fuoco all’appartamento ed uccidere il figlio sia stata Valentina e nel corso degli anni hanno lottato affinché emergesse quella che ritengono la verità sui fatti.
Dopo la morte di Manuel, infatti, era stava Valentina a puntare il dito contro suo marito affermando: “Voleva uccidermi, mi ha cosparso di benzina e mi ha dato fuoco”. Gli investigatori hanno ritenuto che non ci fossero gli estremi per dubitare di quanto affermato dalla donna ed il caso è stato chiuso. I genitori di Manuel, però, si sono battuti per sei anni nel tentativo di fare riaprire il caso e finalmente ci sono riusciti. Adesso ad essere indagata è proprio Valentina, l’emblema della lotta alla violenza sulle donne sarà dunque costretta a difendersi in tribunale dall’accusa di omicidio volontario.
In seguito alla notizia della riapertura delle indagini Roberta Mamusa (madre di Manuel) si dice soddisfatta per il risultato ottenuto: “C’è stata tanta sofferenza in questi anni per tutto il fango buttato su Manuel. Per sei anni lo hanno chiamato ‘mostro’, ma ora siamo tra virgolette soddisfatti, anche se per noi e’ comunque molto doloroso. Ci fa tanto male il solo pensare che ci sarà l’autopsia, anche se sappiamo che il corpo di nostro figlio potrebbe essere riesumato”, ha dichiarato la donna alle telecamere di Tg3 Sardegna.
Intervistata a margine della conferenza stampa di presentazione del docu-film contro la violenza sulle donne di Francesca Carollo, intitolato ‘Futuro è donna’, Valentina Ptzalis ha commentato in questo modo la riapertura del caso: “La famiglia del mio ex marito è riuscita dopo sei anni a far riaprire il caso e si è venuto a sapere perché il loro avvocato ha divulgato la notizia. Ma a me non è arrivata ancora nessuna comunicazione ufficiale, l’ho saputo dai giornali. Naturalmente porterò le prove in mio favore”.
F.S.