“Spezzategli un braccio”. Quella frase era divenuta uno dei simboli degli scontri di Piazza Indipendenza a Roma, con i rifugiati sgomberati dal palazzo occupato a suon di cariche della Polizia. Ora l’agente che l’ha pronunciata, finito nel giro di pochi minuti al centro di un polverone nazionale, è stato rimosso e destinato ad altro incarico. Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, aveva promesso “conseguenze” se si fossero accertati eccessi nell’operazione di sgombero, e seguito di un’indagine interna ha deciso di optare per questa soluzione.
Il dirigente di Polizia “incriminato” stava guidando una carica alla Stazione Termini contro i rifugiati sgomberati quando urlò la frase (testuale): “Devono sparire peggio per loro, se tirano qualcosa spaccategli un braccio”. Subito le sue parole, rimbalzate da un sito d’informazione all’altro, hanno spaccato in due il paese, tra critici e sostenitori degli agenti e delle loro modalità operative. Ora il funzionario sarebbe stato trasferito dal commissariato Trevi-Campo Marzio alla Direzione centrale anticrimine (Dac), con un impiego in zona Tuscolana. In altre parole, non sarà più coinvolto (almeno nel breve-medio termine) nella gestione dell’ordine pubblico in occasione di cortei e manifestazioni nel centro della città, dove già si era distinto ordinando la carica contro gli operai della Thyssen, guidati dall’ex segretario generale della Fiom-Cgil Maurizio Landini. Al posto del dirigente “silurato” dovrebbe arrivare a giorni l’attuale dirigente della Digos, Mauro Fabozzi, sostituito a sua volta a Giampietro Lionetti, in arrivo da Torino, Giampietro Lionetti.
Resta ora da vedere se la tornata di nomine basterà a spegnere le polemiche attorno alla gestione dell’ordine pubblico seguite allo sgombero di piazza Indipendenza, così come alla modalità di gestione dell’emergenza abitativa. I prossimi mesi diranno se a prevalere sarà la linea dura del Prefetto Paola Basilone e del ministro dell’Interno Marco Minniti (che ha incontrato la sindaca Virginia Raggi per pianificare nuovi sgomberi), o la linea del dialogo e della mediazione seguita da Gabrielli.
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EDS
