
Mohammed, 51 anni, residente a Vallefoglia (Pesaro-Urbino) è il papà dei due fratelli marocchini che si sono costituiti e che hanno ammesso d aver fatto parte del branco che ha stuprato la giovane turista polacca e la prostituta trans a Miramare di Rimini. L’uomo, saldatore marocchino ben integrato nella comunità, spiega al Resto del Carlino: “Sono stato io a dire ai miei figli di costituirsi subito, dopo averli riconosciuti dalle immagini diffuse dal vostro giornale in merito alla vicenda. Inoltre, avevo un brutto presentimento..”.
L’uomo, padre di quattro figli, prosegue poi la sua confessione a cuore aperto: “Anche io ho avuto i miei guai con la giustizia, qualche furto per cui ho pagato. Sono cose che possono accadere, ma la violenza e lo stupro no, questo è inaccettabile. Non ho mai fatto mancare nulla ai miei figli, per loro sognavo un futuro da carabinieri o calciatori, ho anche lavorato con Nevio Scala (ex allenatore del Parma, n.d.r.) ma poi, per problemi col permesso di soggiorno, fui costretto a tornare in Marocco lasciando per qualche tempo la mia famiglia. Quando ho capito che erano stati loro, li ho fatti confessare e li ho costretti a costituirsi. Mi hanno detto che, insieme a un congolese e a un nigeriano, avevano bevuto molto quella sera. Sono sicuro che il congolese li abbia istigati facendo loro il lavaggio del cervello: il più piccolo è invalido all’80% e anche per questo era seguito da educatrici e assistenti sociali. Il più grande del gruppo aveva promesso loro soldi se avessero rubato il cellulare, mi sono arrabbiato e ho detto ai miei figli: ‘Davvero pensavate di rubare a gente ricca?'”.
Il 51enne poi riferisce la versione che gli hanno fornito i figli, la stessa che hanno dato agli inquirenti: “Era il congolese a violentare la ragazza, loro hanno provato a fermarlo ma invano. Non hanno parlato per una settimana per paura, ma ho detto loro che sono stati fortunati, perché so come funzionano certe cose: e se avessero incontrato il protettore della transessuale? Aspetto che mi chiami il maresciallo, ma se davvero hanno commesso quello di cui sono accusati devono pagare, e caro”.
F.B.