
La verità alla quale nessuno voleva e poteva credere potrebbe affiorare proprio dal lago di Aiguebelette, lo specchio d’acqua si trova a una ventina di minuti dall’abitazione in cui ha residenza Nordhal L., l’uomo di 34 anni – amico del papà della piccola e anch’egli invitato al matrimonio – arrestato giovedì e indagato per “rapimento, sequestro o detenzione arbitraria di un minore di 15 anni”.
Diverse squadre di sommozzatori stanno scandagliando centimetro per centimetro quei fondali. Gli inquirenti sono ormai palesemente convinti che il 34enne amico di famiglia l’abbia uccisa e poi ne abbia gettato il corpo nel lago. Da ciò che si apprende dai media francesi sarebbe questione di minuti la scoperta dall’atroce verità.
Ricordiamo che nell’auto dell’uomo sono state trovate alcune tracce di Dna appartenenti alla bambina e che il 3enne presentava alcuni graffi su mani e braccia molto sospetti. L’uomo ha ammesso che la piccola potrebbe essere entrata nella sua auto, ipotizzando però alcune fantasiose ricostruzioni. Infatti secondo lui la bimba potrebbe essere entrata con un’amichetta mentre l’auto era parcheggiata per vedere se c’erano i suoi due cani, oppure potrebbe essersi introdotta per gioco nell’abitacolo approfittando dei finestrini aperti. Il 34enne, che ha precedenti per piccoli reati di droga, deve però spiegare anche altri dettagli che non tornano. Come il fatto che abbia portato la macchina a lavare proprio il giorno dopo al matrimonio e anche quei graffi al braccio e alla gamba che lui sostiene di essersi procurato facendo giardinaggio.
F.B.