Sofia, il papà: “Siamo impotenti di fronte a tanto dolore”

Sofia malaria
(Websource/archivio)

Sofia non c’è più. La bambina di 4 anni è morta di malaria proprio come confermato ufficialmente dai risultati dell’autopsia giunti ieri. Oggi ha parlato suo padre che ha pubblicato un breve, ma accorato sfogo e appello su Facebook: “Impotenti, così ci si sente nell’affrontare una malattia infida e aggressiva come la malaria, nonostante la cordialità e l’impegno costante di medici e infermieri. Impotenti, così ci si sente quando i media ti assediano senza rispettare il tuo dolore. Impotenti, così ci si sente – prosegue l’uomo nel post – nell’apprendere dai giornali che il corpo di tua figlia è sotto sequestro prima e che verrà sottoposto ad autopsia poi, senza essere stati minimamente informati, neanche si trattasse dei beni di un malavitoso. Purtroppo ammalarsi in Italia non è una sfortuna, ma una colpa”.

Una presa di posizione molto dura e totalmente comprensibile da parte del padre  della piccola deceduta a Brescia. Ieri invece aveva parlato il nonno materno della piccolina: “Noi non accusiamo nessuno. Tocca ai medici dirci come e perché Sofia è stata uccisa dalla malaria. Sembra sempre più probabile che la presenza di una famiglia reduce dall’Africa e ammalata di malaria, negli stessi giorni in cui mia nipote è stata in ospedale, possa spiegare la tragedia. Da nonno – conclude – ora penso a quelle due bambine, la piccola aveva la stessa età di Sofia. Spero che nessuno le faccia sentire in colpa, o che non si ceda alla tentazione di isolarle. Sono innocenti e non sono mai state un pericolo per nessuno”.

F.B.