
La vicenda dei due carabinieri accusati di aver stuprato due studentesse americane a Firenze sta scatenando numerose polemiche e mentre la procura prosegue le difficili indagini la discussione, anche politica, si infiamma. Rimanendo però alla vicenda strettamente giudiziaria e investigativa arriva ora un’ultima novità, un elemento che potrebbe rivelarsi fondamentale per fare finalmente piena luce sull’accaduto. Infatti a quanto sembra una delle due ragazze coinvolte nell’aggressione avrebbe avuto modo di girare un breve e convulso video col telefonino proprio mentre la violenza era in corso. Chi ha visto le immagini riferisce di quanto siano poco chiare e del fatto che si senta urlare forte da parte delle giovani “Bastard, bastard” all’indirizzo verosimilmente dei due Carabinieri. Gli inquirenti hanno già visionato il materiale video e potrebbero aver ottenuto dunque elementi aggiuntivi nella loro indagine.
Oggi aveva parlato Cristina Menichetti, l’avvocato di uno dei due militari accusati di violenza sessuale: “Quando mi ha giurato che non aveva violentato quella ragazza perché lei era consenziente l’ho guardato negli occhi e ho capito che diceva la verità. Mi ha detto che da me voleva solo che riuscissi a portarlo davanti a una magistrato per raccontare la sua verità. Non con dichiarazioni spontanee, ma con un vero interrogatorio, come si deve a una persona raggiunta da un avviso di garanzia. Mi è sembrato sincero e io allora ho deciso di difenderlo anche da un reato che, in quanto donna, mi fa rabbrividire”.
Inoltre si apprende che una delle due ragazze ha affermato subito a chi l’ha soccorsa di essere in grado di riconoscere il proprio assalitore e ha poi spiegato: “Appena dentro, nel palazzo, ci sono saltati addosso. Io non ho urlato perché ho avuto paura delle armi”.
F.B.