Propaganda fascista, in arrivo la nuova legge

fascismo apologia Mussolini Fiano
(Websource/archivio)

Oggi  in Aula a Montecitorio l’esame del provvedimento voluto da Emiliano Fiano, il deputato del Pd che si è lanciato in una vera e propria  crociata contro chi mostra, anche solo online, simboli o immagini riferiti al fascismo. Molti nostalgici del ventennio tremano perché possedere un busto di Mussolini, così come immagini che lo ritraggono potrebbe portare a diversi guai. Fiano però, viste le polemiche, prova a smorzare i toni e a spiegare la sua iniziativa: “Nessun intento liberticida ma solo la necessità di mettere un freno ai rigurgiti neo fascisti e al ritorno dell’ideologia di estrema destra. Non si intende colpire le opinioni, le idee, la ricerca storica e neppure quel folklore di cattivo gusto che spesso, intorno ai cascami del regime fascista, prospera”.

“La legge Scelba del ’52 era attuativa di disposizioni costituzionali sul divieto di riorganizzazione del partito fascista e a quelle disposizioni viene ricollegata dalla magistratura – dice Fiano – Oggi, invece, si assiste a innumerevoli manifestazioni di propaganda di quel regime, senza che tuttavia vi sia l’intento di ricostituire quel partito, ma si tratta di fenomeni che sono altrettanto pericolosi, e questo a prescindere appunto dalla volontà di ridare vita a un determinato partito. Nè io nè il Pd vogliamo in alcun modo punire le idee o le opinioni – garantisce Fiano -tanto è vero che la legge non punisce chi, ad esempio, si dice mussoliniano o fascista, ma chi fa propaganda fascista. In democrazia non si può fare tutto, la democrazia stessa richiede dei paletti, in particolare per quelle idee che contrastano la democrazia stessa”.

Fermamente contrari alla legge Fratelli d’Italia, Lega Nord e ampia parte del Movimento Cinque Stelle. Il Pd dovrebbe comunque avere i numeri necessari per portare a compimento la legge senza problemi.

F.B.