
Nicolina Pacini è stata uccisa da Antonio Di Paola, ex compagno della madre Donatella Rago. L’uomo le ha sparato al volto a Ischitella, paese del Gargano in provincia di Foggia, mentre la ragazzina stava andando a scuola. In base ai primi elementi che emergono l’uomo, già denunciato due volte dalla donna, avrebbe fermato la ragazzina e le avrebbe chiesto di rivelargli dove fosse la madre. Davanti al rifiuto della 15enne di dargli qualsiasi tipo di informazione lui le avrebbe sparato a bruciapelo. Nicolina ha lottato per 24 ore tra la vita e la morte e si è dovuta arrendere questa mattina intorno alle 7 a causa dell’ennesimo arresto cardiaco.
La mamma della vittima, Donatella, si era trasferita in Toscana dove pare avesse già instaurato una relazione con un altro uomo. Era passato solo un mese dalla fine della storia con Antonio e lui non riusciva ad accettare che lei si fosse già rifatta una vita. Fino a poco tempo fa i due si scambiavano frasi d’amore tramite Facebook e apparivano sempre sorridenti nelle foto. “Grazie amore che bellissimo pomeriggio insieme….. ti amo tantissimo sei la mia stella”. E poi ancora: “Ti amo amore mio. Se amarti è un errore beh allora io continuerò a sbagliare. Sei la mia follia”. E infine: “Tu sei la mia vita il mio cuore il mio battito il mio respiro”. Lui, sempre sorridente nelle foto, rispondeva così: “Tu sei mia per sempre amore mio”. E ancora: “Grazie di tutto, ti amo tantissimo amore mio”. O era solo una facciata o qualcosa deve essere andato storto negli ultimi tempi.
Poi c’è un altro elemento sul quale ancora c’è poca chiarezza. La ragazza insieme al fratello erano affidati ai nonni. Non è ancora chiaro se questo fosse per motivi economici, di degrado o se fosse già per la violenza di Antonio Di Paola. Ma in quest’ultimo caso non sarebbero stati più al sicuro a Viareggio con la mamma piuttosto che a Ischitella, nello stesso paese in cui viveva lui?
F.B.