
“Pensi di più ai suoi figli e meno a scrivere frasi adolescenziali su Facebook. Se i suoi figli erano in pericolo per qualsiasi motivo, ci doveva pensare lei a proteggerli. Facile vivere in altra regione e accusare gli altri”. “Una madre non dovrebbe mettere a repentaglio la vita di sua figlia. Era lei che doveva difenderla e non il contrario. Perciò bisogna stare sempre attente alle scelte che si fanno”. “L’hanno lasciata sola povera bambina.. Il tempo di fare i post lo ha trovato!!! Che schifo di madre è. Dovrebbe essere la prima a pagare”. Sono molti i messaggi di questo tipo che stanno invadendo la bacheca Facebook di Donatella Rago, la mamma di Nicolina Pacini, la 15enne uccisa con uno sparo al volto dall’ex della donna, Antonio Di Paola. Molte persone accusano la donna soprattutto per il fatto di essere stata presente sui social a commentare la vicenda mentre la figlia era ancora in coma.
Ieri a tal proposito vi avevamo riportato altri insulti, simili nei toni, ma più pesanti poiché provenienti da un parente, un cugino che evidentemente aveva qualche conto in sospeso. Fortunatamente non tutti la pensano così. Altri messaggi lo dimostrano: “Buongiorno Donatella, le mando un forte abbraccio. Non ci sono parole per il dolore grande che sta attraversando. Sono mamma e donna e capisco ogni singolo gesto e sfogo. Sentite condoglianze a lei e famiglia”. E poi ancora: “Il giorno che riuscirà a trovare la forza denunci tutte quelle persone che dietro un social si sono permesse di offendere il suo dolore con commenti tristi e inutili, persone immature e insensibili”. E infine: “Perché state insultando questa signora? Ma lo avete il senso della vergogna? È una madre che ha perso una figlia per mano di un verme violento! Nessuno di voi è immune a incontri che possono rivelarsi un incubo! La signora non ha colpe”.
F.B.