Caccia USA in volo al confine con la Corea del Nord

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Dalle frasi al vetriolo in conferenza stampa rimbalzate dalla sede dell’ONU a quella del governo centrale di Pyongyang si è passati alle operazioni militari: dei cacciabombardieri americani capaci di sganciare testate nucleari, infatti, hanno solcato oggi il confine ultimo tra la zona demilitarizzata (confine ultimo di Seul) e quella militarizzata della Corea del Nord. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di forza degli Stati Uniti nei confronti di Pyongyang che potrebbe portare ad avanzamento deciso verso la guerra vera e propria.

Se da un lato, infatti, il portavoce della Pentagono Dana White sottolinea l’importanza di questa azione militare: “Gli aerei da guerra americani si sono spinti stavolta nel punto più a nord della zona demilitarizzata tenendosi a largo della costa nordcoreana, di quanto sia mai avvenuto nel XXI secolo, a testimoniare la gravità con cui valutiamo il comportamento sconsiderato di Pyongyang” evidenziando come quella mostrata oggi sia solo una delle infinite possibilità militari a disposizione degli States: “Questa missione è la dimostrazione della risolutezza degli Stati Uniti e è un chiaro messaggio che il presidente ha molte opzioni militari per affrontare qualsiasi minaccia e che noi siamo preparati ad usare tutte le armi del nostro arsenale militare per difendere il territorio americano ed i nostri alleati”.

Dall’altro il ministro degli esteri nordcoreano Ri Yong-ho ha dichiarato che le azioni di Donald Trump avranno delle conseguenze terribili: “Anche Trump e’ in missione suicida. Se dovesse succedere qualcosa al nostro popolo le conseguenze saranno oltre ogni aspettativa” quindi ha aggiunto che le parole del presidente USA hanno reso il lancio di un missile in territorio americano “Ancora più inevitabile”.