La favola di Mowgli: a 3 anni solo nella foresta siberiana

(Websource / archivio)

E’ trascorso quasi un anno dal suo ritrovamento, ma la storia di Tserin Dopchut continua a stupire e commuovere il mondo. Come le favole non ci si stanca mai di ascoltare. In questo caso, il protagonista è uno solo: lui, Tserin, un bambino russo di tre anni sopravvissuto in una foresta della Siberia senza neppure il cappotto, nutrendosi con una sola tavoletta di cioccolato.

Il piccolo è stato salvato dopo essere rimasto per 72 ore da solo in un ambiente freddo e ostile abitato da lupi e orsi. Era scomparso domenica 18 settembre 2016 mentre stava giocando con dei cani nel giardino di casa della bisnonna, cui era stato affidato, poco lontano dall’abitazione dei suoi genitori, a Khut. Un paese di appena 63 case e circa 400 abitanti, in un’area boscosa al nord della regione di Tuva.

Il piccolo aveva le scarpe, ma non la giacca, e come detto in tasca teneva solo una piccola tavoletta di cioccolato. Secondo la ricostruzione fornita dai giornali locali, molto probabilmente si era perso seguendo un cucciolo di cane. Per le sue ricerche erano state mobilitate più di 100 persone e un elicottero, che aveva sorvolato giorno e notte un’area di circa 120 chilometri quadrati nella fredda taiga. L’operazione aveva visto coinvolti i soccorritori del ministero russo delle Emergenze, poliziotti, volontari e familiari.

Il lieto fine
Mercoledì 21 settembre, finalmente, Tserin Dopchut è stato ritrovato a circa tre chilometri di distanza dalla sua casa in direzione sud: era affamato, ma le sue condizioni di salute erano buone. Il bambino si era nutrito solo il primo giorno con la famosa barretta di cioccolato, e aveva trovato un rifugio asciutto tra le radici di un albero di larice. E’ stato individuato dopo che ha risposto al richiamo di uno zio che lo stava cercando. A dare l’annuncio del ritrovamento il governatore di Tuva, Sholban Kara-Ool: “Evviva! Il piccolo Tserin è stato trovato vivo”.

Ayas Saryglar, responsabile delle ricerche, ha poi dichiarato ai colleghi del Siberian Times che Tserin è sopravvissuto in una situazione “molto pericolosa”: in quel periodo dell’anno, infatti, nella foresta ci sono molti lupi e orsi a caccia di cibo per l’inverno. “Possono attaccare qualsiasi cosa si muova. Inoltre è caldo di giorno, ma di notte ci sono anche delle gelate. E il bambino è scomparso di giorno, non era adeguatamente vestito, portava solo una camicia e le scarpe, ma non il cappotto”. Saryglar ha aggiunto che Tserin ha dimostrato incredibili capacità di resistenza per la sua età: al suo ritorno è stato festeggiato da tutto il paese e gli è stato affibbiato il soprannome di “Mowgli”. Già, come in una favola.

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EDS