Contagiò decine di donne: Valentino l’untore parla in aula

Valentino Talluto (foto dal web)

Valentino Talluto, il 32enne romano sieropositivo e bulimico di sesso che ha infettato decine di partner, noto alla cronaca come ‘l’untore’, ha parlato oggi davanti ai giudici della Corte d’Assise. “Sono stato descritto come mostro ma chi mi conosce sa benissimo che non sono una cattiva persona. Ciò che è stato scritto su di me non è vero”, le parole del giovane, che secondo l’accusa avrebbe avuto centinaia di rapporti non protetti. Il giovane spiega: “Sono innanzitutto una persona perché questa cosa non è stata sottolineata finora. Mi è stato dato dell’untore, ma io sono un ragazzo con un cuore e sentimenti affetto da hiv, ma non diverso dai presenti. Tutto quello che è stato scritto su di me, non è vero”.

Tra le vittime di Valentino l’untore anche il figlio di una donna che avrebbe avuto rapporti con lui mentre era incinta. Il piccolo ha contratto l’Hiv e un’encefalopatia, malattie che gli sono state diagnosticate quando aveva solo 8 mesi. Valentino Talluto ha respinto a una a una le accuse, ricordando: “Questi sono stati per me anni terribili. Ed è un trauma e un grande dolore che persone che conosco abbiano la mia stessa patologia, e che pensano sia colpa mia”. Accusato anche del contagio di una 14enne, il 32enne ha spiegato: “Non mi sono mai nascosto. Tutte le ragazze mi conoscono con il mio nome e molte di loro hanno conosciuto amici e familiari, se avessi voluto far del male mi sarei comportato diversamente. Se avessi voluto contagiare più persone possibile avrei manutenuto l’anonimato”.

Tante sono le accuse contro Valentino Talluto, che avrebbe contagiato anche due uomini. Ma lui, nel rendere le dichiarazioni spontanee, ha messo in evidenza: “Ci sono tante ragazze che pur avendo avuto rapporti con me non sono state contagiate. Come posso essere padrone di diffondere la malattia? Sono anche io segnato dall’hiv e non mi sarei mai permesso di fare del male a qualcuno”. Ha concluso nella sua autodifesa il giovane: “Non è vero che ho rifiutato la terapia. Non mi è mai stata prescritta e quando è stata necessaria l’ho seguita. Con la mia attuale compagna ho sempre preso la terapia dal gennaio 2015 prima che iniziasse tutto questo. Ringrazio la mia fidanzata, i miei amici e familiari che sono rimasti al mio fianco. La verità, sono una persona buona e tranquilla che non ha mai voluto fare del male a qualcuno”.

GM