Palmanova, scoperto giro di prostituzione in un centro massaggi

(Websource/Archivio)

Dopo un lungo periodo d’indagine finalizzato al reperimento delle prove necessarie ad avere un quadro completo dell’attività criminale svolta, i carabinieri di Palmanova (Udine) hanno posto in stato di arresto due cittadine cinesi con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Indagati con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione anche altre cinque cittadine cinese e due italiani.

L’indagine è iniziata lo scorso aprile quando i carabinieri hanno cominciato a sospettare che nel centro massaggi ‘Luna’ di Palmanova si svolgessero attività differenti dai massaggi. Nel corso delle investigazioni si è scoperto che le amministratrici del centro facevano prostituire delle connazionali, ma prima di procedere agli arresti era necessario individuare tutti gli ingranaggi di questo traffico illegale. In seguito a complesse verifiche tecniche si è alla fine giunti ad un quadro generale ed il gip del Tribunale di Udine, Andrea Comez, ha emesso le misure cautelari messe in atto dai militari.

Ad essere arrestate sono l’amministratrice del centro massaggi Cen Muzhi, donna di 49 anni, e la collaboratrice Shi Xiaoyang (32 anni). Entrambe traevano profitto illecito dallo sfruttamento di alcune connazionali, favorendo e sfruttando un vero e proprio giro di prostituzione in pieno centro cittadino. Stando a quanto rivelato dall’Arma, il centro massaggi ha fruttato alle due accusate un totale di 1 milione di euro cifra utilizzata per l’acquisto di 5 immobili in Cina. Durante la perquisizione del centro massaggi, i gendarmi hanno rinvenuto 11 mila euro in contanti ed un contratto di compravendita di una casa in Cina dal valore di 250 mila euro.

Altre 7 persone (5 cinesi e 2 italiane) sono state posti in stato di libertà con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione, a tutti gli indagati è contestato il fatto di essere a conoscenza del traffico illecito e di non averlo denunciato.

F.S.