Stupri di Rimini, Butungu confessa: “Le ho stuprate io”

(Websource/Archivio)

Alla fine Guerlin Butungu ha confessato di essere stato lui a commettere gli stupri di Rimini insieme agli altri cittadini extracomunitari arrestati nel corso delle indagini. Le indagini sugli stupri erano cominciate a fine agosto quando un transessuale aveva denunciato l’aggressione all’uscita di una discoteca, qualche giorno più tardi è arrivata un’altra denuncia da parte di una ragazza polacca in vacanza con il fidanzato.

In base alla ricostruzione dei fatti fornita dalle due vittime, gli inquirenti hanno trovato delle immagini della gang di stupratori grazie alle telecamere di sicurezza disseminate per la cittadina romagnola. A distanza di qualche giorno tre ragazzi minorenni hanno confessato le atrocità commesse ed hanno accusato un ragazzo congolese più grande di essere l’ideatore dei crimini. Le foto ed i video non lasciavano dubbi sul fatto che Butungu fosse in compagnia dei tre minorenni la sera degli stupri e la descrizione fornita sia dai reo confessi che dalle vittime corrispondeva.

Passa ancora qualche giorno prima che la polizia riesca a rintracciare ed arrestare Butungu, ma, una volta arrestato, questo nega di essere coinvolto con questa brutta vicenda e accusa a sua volta i tre minorenni. Le prove a suo carico, però, sono schiaccianti e i dettagli delle atrocità commesse lo pongono in una situazione ancora più complicata. Oggi è arrivata la confessione dal carcere di Villa Fistiggi in cui l’accusato è detenuto: Butungu si è detto pentito di quello che ha fatto, di aver capito il male commesso, quindi ha chiesto scusa alle vittime e a tutte le donne.

F.S.