
Sono serviti cinque mesi di indagine, ma alla fine la polizia è riuscita ad individuare ed arrestare l’uomo che si era approfittato della disabilità mentale di una ragazzina disabile: il colpevole è stato accusato di violenza su minore e abuso sessuale su minore reiterato e aggravato dalle condizioni di disabilità della ragazzina.
La violenza sessuale è stata scoperta casualmente quando l’adolescente ha manifestato dei forti dolori allo stomaco lo scorso aprile. La madre, preoccupata che potesse trattarsi di qualcosa di grave, l’ha portata all’ospedale di Ragusa (Sicilia) per degli accertamenti e da questi è emerso che i dolori erano causati dalla violenza sessuale subita. I medici quindi hanno subito contattato la squadra mobile della polizia per fare esaminare il caso.
Grazie all’ausilio della madre gli inquirenti sono giunti a sospettare dello zio della ragazza, un cittadino rumeno di mezz’età, e grazie al lavoro meticoloso delle donne poliziotto e di una psicologa nominata dalla Procura della Repubblica si è arrivati alla piena confessione della ragazzina: l’adolescente ha raccontato in tutti i dettagli la violenza a cui l’aveva sottoposta lo zio per un lungo periodo. L’uomo ha approfittato del ritardo mentale della vittima per abusare di lei, era consapevole, infatti, che la ragazza non avrebbe potuto opporsi apertamente.

F.S.