
Pensava di essere guarito, di essere uscito da quel tunnel maniacale che lo aveva portato ad abusare di 20 ragazzine tra il 2004 ed il 2006 a Genova. Invece Edgar Bianchi, meglio conosciuto come ‘Il maniaco dell’ascensore’ è ricaduto nel suo vizio ed ha abusato di una tredicenne a Milano. Quando è stato arrestato per la prima volta il barman ligure aveva alle spalle un impressionante scia di reati sessuali ai danni di minorenni. Il modus operandi era sempre lo stesso: individuava una preda, la seguiva fino all’androne del palazzo, quindi la bloccava e la costringeva, puntandole due coltelli alla gola, ad avere rapporti sessuali completi.
L’evidenza dei reati ha portato il giudice di Genova a condannarlo a 14 anni e 8 mesi di reclusione che sono diventati 12 dopo il ricorso in appello. Durante la detenzione in carcere Edgar ha seguito un percorso psicoterapeutico apposito ed in 8 anni sembrava aver superato il suo problema, lo psicoterapeuta l’ha definito come un “Narcisista istrionico con tendenze sadiche”. Fatto sta che grazie all’indulto il barman era uscito dal carcere nel 2014.
Tutto lasciava supporre che l’uomo avesse superato la sua perversione: si era trasferito a Milano dove aveva ricominciato a lavorare come barman e si era impegnato in una relazione sentimentale normale che voleva portare a livello successivo, ma la sua natura un giorno è riemersa: “Purtroppo ci sono ricaduto, mi è tornata fuori questa cosa, mi dispiace, voglio essere curato”, ha confessato Bianchi alle autorità negando di aver commesso altre violenze oltre quella per cui si stava costituendo.
Il pm Gianluca Prisco e gli uomini della Squadra Mobile di Milano verificheranno che le affermazioni dell’uomo siano veritiere, investigando su altri casi di violenza sessuale che presentano le medesime modalità. Nel frattempo Bianchi verrà ascoltato dal gip Manuela Cannavale che ha confermato che la convalida del fermo e la misura cautelare in carcere per violenza sessuale aggravata sono scontate dato che l’uomo ha confessato di aver pedinato la vittima ed di averne abusato sul pianerottolo di casa.
F.S.