Babysitter trovata morta in giardino: “Un omicidio sconvolgente” – VIDEO

(Websource / archivio)

Un uomo e una donna: Ouissem Medouni, 40 anni, e Sabrina Kouider, 34. Sono loro i responsabili dell’uccisione della babysitter francese ritrovata carbonizzata nel giardino di una villa da oltre un milione di euro a Southfields, Londra, la sera di mercoledì 20 settembre. Sophie Lionnet, 21enne originaria di Troyes, nella Francia nord-orientale, era arrivata nella capitale inglese più di un anno fa per lavorare come ragazza alla pari, secondo quanto si è appreso nelle scorse ore. E aveva trovato lavoro presso l’abitazione di quella coppia.

Ad accorgersi del cadavere della ragazza era stato un bimbo di 8 anni, figlio dei suoi vicini dei casa, che aveva visto del fumo e sentito puzza di bruciato venire da oltre la siepe del guardino: qualcosa di “sospetto” stava andando in fiamme. Quindi la segnalazione alla Polizia e il tragico ritrovamento. In realtà il cadavere era carbonizzato al punto che sulle prime è stato impossibile stabilirne sia il sesso che l’età. La polizia però è stata fin da subito convinta che si trattasse di Sophie. Medouni e Kouider sono stati arrestati sul luogo del delitto e formalmente accusati di omicidio. In sede di interrogatorio in tribunale è emerso che la 34enne di nazionalità franco-algerina, nonché ex fiamma del musicista irlandese Mark Walton con l’aiuto del compagno ha assassinato la baby sitter dei suoi figli di sei e tre anni (il primo avuto con il fondatore della band Boyzone, l’altro con Medouni) per poi darla alle fiamme.

A quanto pare, la vittima non si trovava bene in casa con loro. Guadagnava appena 50 euro a settimane e pare avesse chiesto alla madre un prestito per potersi pagare il viaggio di ritorno a casa sua. Purtroppo non è stato possibile. “Sophie aveva una profonda coscienza sociale e voleva fare la differenza nel mondo” hanno raccontato alcuni suoi amici. “Era una ragazza felice, socievole che tutti quanti amavano” ed “era brava nello sport, voleva viaggiare, andava bene nei suoi studi e voleva rendere il mondo un posto migliore”. Sui possibili moventi del delitto non è stata ancora formulata alcuna ipotesi.

EDS