Alfano: “Via l’ambasciatore nordcoreano, su Regeni vogliamo la verità”

Alfano Kim Jong Un
(Websource/archivio)

Angelino Alfano dichiara in una intervista all’edizione odierna del quotidiano ‘La Repubblica’ che l’Italia espellerà presto l’ambasciatore della Nord Corea presente nel nostro paese: “E’ un atto dovuto visto come si sta comportando il regime di Kim Jonh-un, di contro le parole del segretario di stato USA, Tillerson, sono di gran conforto. Noi assecondiamo la politica americana – afferma il ministro degli Esteri – e questo rappresenta anche più di una clausola di stile. Si tratta di una decisione forte, ma l’ambasciatore della Repubblica Popolare Democratica di Corea dovrà lasciare l’Italia”. Il belligerante stato asiatico ha condotto diversi esperimenti missilistici e nucleari, in particolare si segnala quello delle scorse settimane che ha anche causato una potente scossa sismica del tutto slegata ad eventi naturali. Le provocazioni da parte della Nord Corea continuano imperterrite, e l’Italia, che presiede il Comitato Sanzioni del Consiglio di Sicurezza, ha richiesto che venga intrapresa una politica forte in grado di dissuadere Kim dai suoi propositi per nulla pacifici.

Regeni, il sostegno di Londra

Alfano è tornato anche sul caso Regeni, il ricercatore italiano assassinato in Egitto tra gennaio e febbraio 2016, sul quale erano emerse delle clamorose indiscrezioni qualche mese fa. In merito a questa vicenda le autorità locali non hanno mostrato la benché minima collaborazione: “In questa situazione l’Italia può godere dell’appoggio di Londra. Boris Johnson, leader dei Conservatori, ha chiesto che il loro diplomatico al Cairo collabori a stretto contatto con il nostro ambasciatore, Giampaolo Cantini. Si vuole intensificare il dialogo con il governo egiziano ed ottenere informazioni ulteriori”. Infine sul referendum per l’indipendenza della Catalogna che è in programma oggi, Alfano glissa: “E’ una questione che riguarda la Spagna, ma dico solo che l’Europa adesso più che mai ha bisogno di unità. Quanto sta accadendo a Barcellona di certo non aiuta a creare distensione”.

S.L.