
Lasciata in ospedale dopo il parto, una bimba down è riuscita a trovare un po’ di pace. Dopo la nascita, la sua mamma era scomparsa nel nulla senza riconoscerla, mentre del papà non si sa nulla. L’episodio era avvenuto nei mesi scorsi a Napoli. Intervengono così i giudici contattando sette famiglie in lista d’attesa: la sindrome di Down è però per queste un ostacolo insormontabile. Arrivano sette rifiuti in poco tempo. Tocca così a un single che già da qualche tempo aveva inoltrato la sua richiesta di accudire un piccolo disabile. In sostanza, l’uomo non pone alcuna condizione, però per l’appunto è single. La legge prevede, nei casi di adozione sia nazionale sia internazionale, alcune eccezioni: una di queste consente la possibilità di giudicare idoneo anche chi è single. Si chiamano ‘adozioni speciali’ e sono disciplinate dalla legge 184 del 1983, all’articolo 44. La norma dice che i minori orfani di madre o padre nel caso con cui il single abbia instaurato un rapporto “stabile e duraturo” preesistente alla morte dei genitori possono essere adottati. I giudici hanno ritenuto fosse questo il caso.
Lo scorso anno, ha avuto un lieto fine la vicenda di una bimba affetta dalla sindrome di Down ricoverata al Policlinico di Bari: la piccola era stata abbandonata quattro mesi fa ed è stata accudita amorevolmente dalle infermiere del reparto di Neonatologia. Da qualche mese, la bimba ha una nuova famiglia ed è “tornata” a casa con i suoi nuovi genitori i quali, passati i termini di legge entro i quali i genitori biologici possono ripensarci, hanno avviato le pratiche per l’adozione. Dopo la nascita della piccola, aveva preso il via una gara di solidarietà attraverso il gruppo Facebook “Come nasce una mamma” e l’associazione “Seconda mamma”, che è riuscita a raccogliere in poco tempo giocattoli, pannolini e abiti e ha esultato per il lieto fine della vicenda: “Infiniti auguri a questa nuova famiglia da tutte noi”, scrivevano sui social network.
GM