
Sono scomparsi ieri pomeriggio dalla loro casa di Arezzo senza lasciare alcuna traccia di sé. Dopo diverse ore entrambi – una donna di 86 anni, Dina Sorini, e suo figlio di 67, Giancarlo Palazzi – sono stati trovati morti nell’auto di lui, una Dacia, nei pressi di Palazzo del Pero, una frazione del comune toscano. A ucciderli alcuni colpi d’arma da fuoco. La prima ipotesi al vaglio degli inquirenti è stata quella dell’omicidio-suicidio, confortata dalle indiscrezioni secondo cui il 67enne era gravemente malato. L’ipotesi è diventata una certezza dopo il ritrovamento, quest’oggi, di una lettera in cui l’uomo ha spiegato le ragioni del gesto, dando anche disposizioni sulla successione dei suoi beni e di quelli della mamma, con la quale viveva a in via Salvadori, nella zona periferica sud di Arezzo.
A segnalare la loro scomparsa e far scattare l’allarme sono stati alcuni familiari intorno alle 2 di notte. Le ricerche condotte dalla Polizia di Stato con la collaborazione di Vigili del Fuoco, Carabinieri e volontari sono proseguite senza interruzione fino alla scoperta dei due cadaveri nell’auto in uno spiazzo lungo la strada statale 73, questa mattina intorno a mezzogiorno. Poi il ritrovamento della missiva cui si è accennato e, quindi, la ricostruzione dell’esatta dinamica dell’accaduto: il 67enne ha ucciso la madre prima di togliersi la vita. Stando a quanto si apprende, l’uomo era malato e la mamma soffriva di Alzheimer. Il folle gesto, portato a termine con una pistola regolarmente detenuta, è spiegato proprio in quelle righe dove l’omicida-suicida avrebbe raccontato della sua malattia e della paura di non poter più accudire la mamma.
EDS