
Asia Argento è una delle vittime degli abusi sessuali del produttore cinematografico Harvey Weinstein, finito nell’occhio del ciclone negli ultimi giorni. L’inchiesta giornalistica che ha smascherato anni di molestie e violenze da parte del noto produttore hollywoodiano è stata condotta da Ronan Farrow per il New Yorker. Il giornalista, figlio di Mia e di Woody Allen, ha intervistato numerose attrici vittime o testimoni dei comportamenti di Weinstein: tra loro Mira Sorvino, Patricia Arquette e proprio Asia Argento. Ecco il racconto di ciò che accadde: “Sono stata invitata al party della Miramax all’Hotel du Cap-Eden-Roc. Ai quei tempi mi sentì obbligata a presenziare perché, ventunenne con grandi ambizioni, ero nel cast di un film della produzione. Al mio arrivo Weinstein mi accompagnò in una stanza vuota per chiedermi un massaggio dopodiché mi alzò la maglietta, mi aprì le gambe e mi praticò del sesso orale. Un uomo grande, grosso e grasso che ti costringe a fare cose che non vuoi, è stato come un mostro di una brutta favola. Gli dissi che non ero una puttana, lui rise e disse: “Metterò la frase in una t-shirt”. Dopo quel giorno, quando lo guardavo negli occhi mi sentivo debole. Dopo lo stupro, lui aveva vinto”.
La figlia di Dario ha svelato tutto ciò che ha subito e ha anche rivelato quello che molti nell’ambiente cinematografico già sospettavano. La scena del film Scarlet Diva in cui un produttore obbliga l’Argento ad un rapporto di sesso orale fa riferimento proprio a quanto accaduto nella realtà con Weinstein quando lei aveva solo 21 anni. “La gente voleva sapere da me il motivo di quella scena nel film, come se avessero riconosciuto i comportamenti di Weinstein in quello che avevo raffigurato” ha detto Asia Argento.
F.B.