
Attraverso Facebook siamo venuti a conoscenza di una storia di amore materno, una storia che spicca tra molte altre per via della sua peculiarità. Eppure il messaggio lanciato sul social è di quelli che potrebbe non aver alcun risalto, questa donna infatti ha scritto semplicemente: “Mi chiamo Maria Cristina Zilli, nata il 23 ottobre 1956. Ti cerco, Amore”. Una dichiarazione di amore, una richiesta di scuse per un errore commesso quando ancora non era in grado di capirne la portata, ma anche l’espressione di un desiderio a lungo celato, quello di conoscere un figlio che si è vista costretta a lasciare alle cure di un’altra famiglia.
Questa donna di 71 anni è madre di due figli, avuti con il marito, e di uno a lungo celato, avuto quando ancora era una ragazzina. Tutto ebbe inizio a Zoppola (Pordenone) quando la signora Zilli aveva appena 17 anni: in quel periodo Maria conobbe un giovane militare di cui si innamorò perdutamente. Quell’amore acerbo era la tipica infatuazione adolescenziale in cui sentimento e passione andavano oltre la razionalità, la giovane vedeva in quel ragazzo appena più grande di lei appena conosciuto l’amore della sua vita ed il militare alimentava questa convinzione ricambiando le sue attenzioni. Quella passione ingenua e pura diede vita ad un rapporto sessuale e portò alla gravidanza della ragazza.
Maria, convinta che il suo amore fosse ricambiato, andò ad annunciare la lieta notizia al militare, ma lui venne colto dalla paura della responsabilità e poco dopo fece perdere le sue tracce. Distrutta dall’abbandono, la ragazza si è trovata ad affrontare la gravidanza da sola e la sua famiglia decise per lei che non era il caso di tenere il bambino. Così Maria venne portata a partorire nella clinica ostetrica dell’ospedale di Padova, qui diede luce al suo bambino, ma ebbe solo il tempo di dargli uno sguardo fugace poiché subito dopo lo portarono via per darlo in adozione.
F.S.