Nuova scossa nel sud Italia: questa mattina i sismografi dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) hanno registrato una scossa di discreta entità a largo del Mar Ionio, nelle vicinanza della Sicilia. Il sisma (Magnitudo 3.5) è stato avvertito da tutta la popolazione del Siracusano, al momento, però, sembra che non ci siano stati danni a cose o persone. Per il momento, infatti, sono stati resi noti solamente i dati relativi alla scossa: il sisma si è generato a largo della costa sicula nel Mar Ionio (Lat37, Long 16.37 ) alle 11:51 con un ipocentro (indice di profondità dell’origine della scossa) di 15 chilometri.
La scossa, insomma, si è verificata abbastanza lontano dai centri abitati, ma la forza e la profondità superficiale della stessa hanno fatto sì che venisse avvertita dagli abitanti della città Siciliana ed in alcune città costiere della Calabria. La lontananza dai centri abitati ha probabilmente scongiurato che le vibrazioni del sisma causassero problemi di grossa entità alle abitazioni della provincia siciliana: Siracusa ha un grosso centro storico (Ortigia) costruito nel tardo barocco che non per ovvi motivi non rispetta le normative antisismiche, tutte le abitazioni, dunque, difficilmente reggerebbero a scosse di questa entità se l’epicentro del sisma fosse più vicino alla costa o peggio al centro della città.
La Sicilia, inoltre, è una regione ad alto rischio sismico sia per la presenza del vulcano più alto d’Europa (per via del continuo movimento magmatico sotto la crosta) che per la contemporanea presenza delle zolla Africana che spinge quella Europea causando una frizione che potrebbe generare una forte scossa distensiva. La situazione, insomma, è paragonabile a quella che ha causato i terremoti catastrofici ad Ischia durante l’estate. Anche in quella zona c’è la presenza di vulcani (in questo caso sotterranei) che potrebbe generare dei sismi, ma la violenta scossa dello scorso agosto è stata di origine tettonica.
F.S.