
Un enorme buco grande quanto l’Olanda si è aperto nella Penisola Antartica, l’estremo nord dell’Antartide e in sostanza l’unica parte del continente che si trova più a nord del Circolo polare antartico. Gli scienziati non hanno idea di cosa sia e del motivo per il quale sia accaduto questo fenomeno. In gergo viene chiamato “polynia”, che sarebbe il termine russo per indicare acque aperte circondate dai ghiacci. L’immagine dell’enorme buco è apparsa pochi giorni fa in una foto scattata dal satellite. La realtà però è che il buco era già apparso negli anni ’70 salvo poi sparire misteriosamente per circa 40 anni.
Il fisico Kent Moore, uno degli studiosi che più si è occupato del fenomeno, lo descrive in termini molto terra terra: “E’ come se qualcuno avesse fatto volontariamente un buco (enorme) nel ghiaccio. Se non ci fossero stati i satelliti non lo avremmo mai scoperto perché si trova in una zona irraggiungibile per l’uomo. Dire che è causato dai cambiamenti climatici è azzardato. Al momento abbiamo troppi pochi elementi. Senza dubbio però ora abbiamo strumenti migliori rispetto agli anni ’70 e ci stiamo avvicinando sempre di più alla verità”.
Al netto di suggestive ipotesi fantascientifiche, come quella secondo la quale siano gli Ufo a gestire quella parte così estrema del nostro globo, resta la curiosità di comprendere un fenomeno tanto suggestivo quanto misterioso.
F.B.