
Torna a far parlare di se don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro a Pistoia, che ha portato i migranti in piscina nelle scorse settimane. Successivamente, gli attivisti di Forza Nuova avevano annunciato che avrebbero “presidiato” la messa domenicale del sacerdote, come puntualmente avvenuto. Ora a far discutere è un’altra idea di don Massimo Biancalani, che non intende rinunciare ai suoi buoni propositi di integrazione: ha infatti dato vita a una pizzeria “Dal rifugiato”, con sede nella sala parrocchiale.
Il sacerdote stesso, in un’intervista, ne ha spiegato il senso: “I ragazzi preparano tre – quattro tipi di pizza, la servono e il cliente lascia un’offerta per la parrocchia. Le prime due serate hanno riscosso un discreto successo”. Una dozzina sono i giovani migranti che danno una mano nella pizzeria voluta da don Massimo Biancalani. Si tratta di giovani provenienti dal Gambia, Guinea, Costa d’Avorio e Nigeria, quindi molto probabilmente migranti economici e non richiedenti asilo.
Sono loro, ha spiegato il sacerdote, a dividersi i proventi della pizzeria: “Il guadagno viene ripartito tra i ragazzi che hanno lavorato, dodici in tutto. Gli immigrati questi soldi li mandano a casa loro: accogliendo qui si aiuta anche là”. Nulla è improvvisato, chiarisce don Massimo Biancalani al ‘Fatto Quotidiano’: “Questo progetto è l’esito di un percorso. I ragazzi hanno fatto il patentino per la manipolazione dei cibi, un corso per l’avviamento alla ristorazione. La pizzeria vuole essere un modo reale per creare attività lavorativa per questi ragazzi e contemporaneamente fargli fare esperienza e apprendimento affinché un domani possano presentarsi sul mercato del lavoro con una professionalità”. Un’iniziativa che – assicura il prete pro migranti – nel pistoiese sta riscuotendo un certo successo.
GM