
Si è spento questa notte a Roma Ugo Fangareggi, uno dei volti più noti di caratterista della commedia all’italiana. L’attore e regista aveva 79 anni. Nato a Genova il 30 gennaio 1938, aveva partecipato a molti film utilizzando sia il suo vero nome, sia gli pseudonimi Hugh Fangar-Smith e Ugo Mudd. Si era affermato come attore caratterista specializzandosi in particolar modo nel genere comico.
Tra i numerosi film ai quali ha lavorato non si possono non citare “Colpo gobbo all’italiana” di Lucio Fulci (1962), “La Parmigiana” di Antonio Pietrangeli (1963), “La congiuntura” di Ettore Scola (1965), “Made in Italy” di Nanni Loy (1965), “Rita la zanzara” di Lina Wertmüller (1966), “L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966). E ancora: “Operazione San Gennaro” di Dino Risi (1966), “Il gatto a nove code” di Dario Argento (1971), “Una ragione per vivere e una per morire” di Tonino Valerii (1972), “Ultimo tango a Zagarolo” di Nando Cicero (1973), “4 marmittoni alle grandi manovre” di Marino Girolami (1974), “Kakkientruppen” di Marino Girolami (1977), “Pierino la Peste alla riscossa” di Umberto Lenzi (1982]), “Lascia perdere, Johnny!” di Fabrizio Bentivoglio (2007) e “Cacao” di Luca Rea (2010).
Ugo Fangareggi è stato però molto attivo anche in televisione. Nel 2010 aveva recitato nella miniserie tv di Rai 1 “Il signore della truffa”, accanto a Gigi Proietti, nel ruolo di Osvaldo Franzoso, il portiere dello stabile in cui è ambientata la vicenda. Aveva una compagnia teatrale amatoriale a Ornaro (Rieti), “Gli indipendenti di Ugo Fangareggi”, di cui fanno parte Bruno Di Mattei, Ivan Maistrello e Edoardo Spallazzi. Nel 2013 aveva girato una docufiction di 45′ sul morbo di Parkinson dal titolo “Ho un buco giovedì”. Per sua volontà, Fangareggi sarà cremato. Nei prossimi giorni si terrà un funerale laico per dare l’ultimo saluto all’artista.
EDS