“Ceretta al linguine” e altri strafalcioni: gli errori grammaticali più gravi commessi dagli italiani

errori grammaticali
(Websource/archivio)

Alcuni sono molto comuni, altri passabili di interpretazioni ed eccezioni. Altri ancora invece fanno davvero venire i brividi. Si tratta degli errori grammaticali più diffusi tra gli italiani. In occasione della XVII Settimana della lingua italiana nel mondo, il sito Libreriamo.it ha diffuso i risultati di una ricerca condotta su un campione di circa 8.000 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni. L’indagine è stata fatta con un monitoraggio online sulle principali testate di settore, social network, blog, forum e community e con l’ausilio di 30 esperti del settore linguistico.

Tra gli errori più comuni c’è il “qaul’è” scritto con l’apostrofo. Un segno di interpunzione che non serve e non è corretto. La forma giusta infatti è “qual è”. Poi a seguire c’è il pronome “gli” riferito ad una donna o (meno frequente) quello “le” riferito ad un uomo. E poi il grande cruccio di molti italiani: il congiuntivo. “L’importante è che ho superato gli esami”: quante volte abbiamo sentito frasi di questo tipo? L’uso dell’indicativo “ho” al posto del congiuntivo “abbia” è un errore che commette il 69% degli intervistati.

Un altro problema per molti è l’uso della lettera “q” nelle sua varie forme e nei suoi vari accostamenti. L’uso della C al posto della Q, per esempio, è un errore molto diffuso (58 per cento).

Capitolo a parte l’uso degli accenti o dell’apostrofo. Molti scrivono «Non né ho parlato con nessuno», ma il ne in quel caso va senza accento. Lo vuole solo se si tratta di congiunzione negativa. Un «po’» si scrive con l’apostrofo perché è l’abbreviazione di “poco” e non con l’accento. Un italiano su tre poi scrive “daccordo” senza sapere che la forma corretta è “d’accordo”.

Un po’ di confusione anche sulle parti del corpo: un calciatore subisce uno stiramento all’inguine, non come spesso si legge “al linguine”.

E poi tra gli errori più comuni ce ne sono alcuni che non si possono non citare: pultroppo anziché purtroppo, avvolte anziché a volte, propio anziché proprio o salciccia anziché salsiccia.

F.B.