Violentata a Villa Borghese: l’autore è uno stupratore seriale – FOTO

(foto dal web)

C’è una svolta sulla vicenda della donna tedesca di 57 anni stuprata brutalmente a Villa Borghese, nel cuore di Roma. La donna è stata trovata da un tassista che transitava all’interno del celebre parco romano: legata a un palo, appunto, nuda e con un fazzoletto in bocca. Così evidentemente l’aggressore pensava di impedirle di urlare. Da allora è passato un mese e c’è una svolta nella vicenda: la Squadra Mobile ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Cristi Popa, 25enne nato in Romania. Le accuse nei suoi confronti sono di violenza sessuale, rapina e lesioni. L’uomo era già in carcere accusato di altri tre gravissimi episodi commessi tra settembre e ottobre e per i quali deve rispondere di sequestro di persona, violenza sessuale, rapina, lesioni e ricettazione.

Come si ricorderà, la donna tedesca da sei mesi si trova nella Capitale, dove vive senza fissa dimora. Per arrivare al suo stupratore si è dovuti ricorrere a sofisticate tecniche per estrarne il profilo genetico ritrovato nei  lacci con i quali è stata legata la clochard. Dunque, al momento, la donna tedesca è la prima vittima in Italia di Cristi Popa, essendo gli altri episodi dei quali è accusato successivi a questo. A indirizzare gli investigatori verso la pista dello stupratore seriale sono stati diversi elementi riguardanti il profilo e il modus operandi di una violenza sessuale avvenuta dieci giorni dopo il caso di Villa Borghese. Col passare dei giorni, gli inquirenti hanno compreso che lo stupratore agiva nel tratto compreso tra via Salaria, via Prati Fiscali e la stazione Termini, muovendosi in sella a uno scooter Kymco nero. Il 7 ottobre, Cristi Popa venne fermato e confessò gli altri tre episodi, proclamandosi innocente rispetto a quello di Villa Borghese. Gli inquirenti prelevarono però all’uomo il Dna, il cui profilo genetico è risultato corrispondente a quello dello stupratore della clochard tedesca.

GM