Anziana uccisa per 30 euro e un collier, presi gli assassini

anziana uccisa
(Websource/archivio)

Il caso di una anziana uccisa in casa sua a Finale Emilia, in provincia di Modena, si arricchisce di un risvolto decisamente assurdo. La donna è stata uccisa per appena 30 euro più un collier che i malviventi hanno poi venduto ad un compro oro di Milano in cambio di soli 500 euro. Mirella Ansaloni era morta proprio per mano loro dopo che tre giovani avevano fatto irruzione nell’abitazione dove viveva da sola, lo scorso 18 settembre. Dopo una accurata inchiesta durata cinque settimane, i carabinieri di Modena sono riusciti a rintracciarli e ad arrestarli. Ed ora i tre, tutti extracomunitari provenienti dal Marocco e di età compresa tra i 19 ed i 22 anni, devono rispondere dell’accusa di omicidio volontario con le aggravanti di rapina e minorata difesa. Si tratta di tre extracomunitari. L’indagine aveva richiesto anche la presenza dei Ris di Parma. Uno dei tre giovani viveva non lontano dalla casa dell’anziana uccisa e pare che sia stato lui a concepire la rapina.

Anziana uccisa, questa la dinamica

È stata anche ricostruita la dinamica dell’accaduto, con i tre delinquenti che si erano incontrati nei pressi dell’abitazione della vittima, in quel momento uscita di casa per fare la spesa. Al suo ritorno l’hanno avvicinata con una scusa per poi aggredirla a con una bottiglia di vetro raccolta all’interno. Mirella Ansaloni avrebbe infatti accennato ad una reazione, e sarebbe stato questo il motivo per il quale i tre l’hanno colpita a morte. Dopo aver trovato soltanto pochissimo denaro contante ed un gioiello, i colpevoli si sono diretti verso Ferrara per poi separarsi. Due di loro sono andati a Milano dove hanno piazzato il collier, sperperando i soldi in bagordi. Il corpo dell’anziana uccisa era stato ritrovato dai vicini di casa a causa della prolungata assenza della vittima. In un primo momento il decesso era stato attribuito a cause naturali o ad un malore, ma l’autopsia condotta poco dopo ha portato all’emergere di segni evidenti di una aggressione fatale. Da qui è sorta l’indagine che ha raccolto gli indizi decisivi lasciati dai tre extracomunitari. Anche un sms riguardante uno di loro, invitato da una vicina di casa al marito e che ne confermava la presenza presso la casa dell’anziana uccisa, è stato interpretato infine come una ulteriore conferma di quanto successo. La scorsa settimana è successa una cosa per certi versi opposta: il nigeriano che aveva sventato una rapina a mani nude è stato infatti premiato.

S.L.