Bimba morta a Scampia: “Segni di violenza sessuale”

Scampia
(websource/archivio)

Ci sono novità importanti nella vicenda della piccola che a luglio venne trovata morta nel campo nomadi del Rione Scampia, a Napoli. La piccola, che aveva appena tre anni e mezzo, si trovava sul sedile anteriore dell’auto del nonno. Sarebbe rimasta con molta probabilità per ore sotto il sole, per cui si è subito pensato all’ennesimo caso di dimenticanza, ma ci sono diversi elementi a insospettire gli inquirenti, il primo è che l’auto non era chiusa né dall’esterno, né dall’interno. Tra gli aspetti che lasciarono diversi dubbi, c’era la presenza di una ferita sulla fronte della piccola.

In base ai risultati dell’esame medico-legale disposto dalla procura di Napoli, si apprende ora che quasi sicuramente la piccola di Scampia era stata vittima di ripetuti abusi sessuali. La bimba, che è morta soffocata da una mozzarella, pare abbia dei segni che lasciano pochi spazi ai dubbi. Nelle scorse settimane, l’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, aveva portato all’arresto di una zia della vittima, una ospite del campo di nazionalità macedone, accusata di omicidio colposo e abbandono di minore. Dopo la scoperta dei presunti abusi sessuali, si apre un’inchiesta parallela a quella che era stata avviata contro la zia. Le accuse sono a oggi rivolte contro ignoti ma sono gravissime: infatti la procura ha aperto un fascicolo per violenza sessuale.

 

GM