
L’ex ministro Fornero è tornata protagonista negli ultimi giorni allorché ha deciso di rilasciare una serie di dichiarazioni in merito alla sua tanto discussa riforma delle pensioni e a proposito di ciò che sta accadendo ora intorno alla vicenda. Dapprima aveva rilasciato queste dichiarazioni: “Nessuna riforma nasce perfetta e io ricordo che noi fummo costretti a vararla in 20 giorni. Se c’era la necessità di cambiare qualcosa, dopo cinque o sei anni le cose potevano essere aggiustate. Noi non avevamo previsto la pensione a 67 anni semplicemente abbiamo dato attuazione ad una legge che era stata introdotta dal governo Berlusconi e dunque con i ministro Tremonti e Sacconi e che dice in modo semplice: se si vive di più, si lavora di più”.
Poi dopo qualche ora aveva aggiunto a proposito delle nuove generazioni: “Devono formarsi e studiare, raccogliere tutti gli strumenti per affrontare al meglio il domani che verrà. Devono studiare tanto, devono mettersi in gioco, devono impegnarsi. Certo, possono iniziare a risparmiare e magari mettere via qualche soldo in un fondo pensione”. In sostanza, “più che alla pensione conviene loro pensare al lavoro”.
E ora arriva il terzo round e l’argomento è sempre lo stesso: “Tutti contenti della proposta Renzi di decidere fra sei mesi sull’adeguamento dell’età pensionabile? Non voglio rovinare la festa a nessuno, ma attenzione a modificare la legge. Bisogna fare molta attenzione a scaricare i costi sui giovani e sulle generazioni future. In campagna elettorale molte cose apparentemente sono senza costi, ma i disavanzi compaiono e i debiti aumentano. Si promettono tagli alle tasse e aumento della spesa, la difficoltà è trovare le risorse. Non bisogna dimenticare che se l’economia funziona – conclude l’ex ministro – le pensioni sono buone. Se concentriamo le nostre scarse risorse sulle pensioni l’economia soffre e questo vorrà dire pensioni ancora più basse”.
F.B.