
Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli torna a far discutere e lo fa parlando di una legge di cui in questi giorni quasi tutti i genitori stanno parlando. Si tratta dell’obbligo che ci sia un adulto a prelevare i figli da scuola fino ai 14 anni, quindi per tutte le scuole medie comprese. Una decisione che ha scatenato numerose reazioni di chi da un lato ricorda i tempi di quando da bambino si andava a casa da soli persino alle elementari e chi dall’altro ricorda al ministro che solitamente i genitori sono al lavoro e inserire un obbligo del genere implica una serie di problemi logistici ed organizzativi non indifferenti.
La Fedeli del resto è stata chiara: “Attenzione a non fare diventare questo caso un elemento di non assunzione di responsabilità da parte dei genitori nei confronti della legge”. La Fedeli sostanzialmente invita i genitori a rassegnarsi spiegando che sulla decisione della Cassazione al momento anche volendo il governo non può fare molto in tempi brevi, poi mette paura evocando lo spettro dell’abbandono di minore come possibile reato per i genitori che non andranno a prendere i figli a scuola e infine dispensa anche qualche consiglio: “Se volete far sperimentare ai ragazzi un’autonomia lo si può fare non nel rapporto casa-scuola-casa. Oppure usate i nonni, per loro è un gran piacere andare a prendere i nipotini”.
Fermo restando che come molti hanno sottolineato spesso a 13 anni i nipoti sono più alti e di molto dei propri nonni e che in queste frasi sembra si stia parlando di bambini dell’asilo va anche detto che la questione potrebbe essere vista da una prospettiva un po’ più ampia. In molti casi è vero, ma siamo sicuri che i genitori siano davvero così impegnati da non poter andare a prendere i figli a scuola? Siamo sicuri che non si possa per una volta mettere la propria famiglia davanti agli impegni lavorativi? I figli devono essere autonomi, su questo non c’è dubbio. Ma spesso nella fascia di età 10-13 anni, nel pieno della pre adolescenza quando si è ancora un po’ bambini e già un po’ adolescenti, si ha bisogno dei propri genitori anche se non lo si ammetterebbe mai. E quindi, cari genitori, siete proprio sicuri che questo obbligo non possa rivelarsi alla fine una buona cosa, un’occasione per fare due chiacchiere col proprio figlio?
F.B.