
Undici scatti fotografici per mettere a confronto il sé di oggi e quello di ieri. Conor Nickerson, un ventenne originario del Massachusetts, negli Usa, e ora residente a Montréal, si è reso artefice e protagonista di un’iniziativa molto particolare: ha raccolto una serie di foto della sua infanzia, scattate tra il 1997 e il 2005, e ha deciso di modificarle, inserendo la sua immagine attuale accanto a quella del passato. Il risultato è stato sorprendente, e l’originale album è ben presto diventato “virale” sul web.
Per realizzare il suo progetto, intitolato “Childood”, Conor ha impiegato sei mesi. Da dove è nata l’idea? “Mentre guardavo alcune vecchie foto di famiglia, mi sono chiesto cosa sarebbe venuto fuori fotografando accanto al soggetto di me bimbo, quello che sono oggi”, ha scritto il giovane studente sul suo profilo Facebook. Detto, fatto. “Ho raccolto tutti i vecchi cappelli e le t-shirt che ho trovato e ho fatto del mio meglio per tornare a quei momenti dell’infanzia che, a parte queste foto, rimangono solo un ricordo lontano. C’è voluto tanto Photoshop ma questa è una raccolta divertente, strana e sorprendentemente introspettiva”. “Ritoccando le immagini e guardandole tanto da vicino a lungo, oltre lo choc, è comunque un po’ strano – confessa Conor – . Mi sento come se fossi stato sempre insieme con un piccolo me”.
Insomma, il Nostro non si è limitato ad assemblare due foto: ha cercato di ricreare – attraverso l’abbigliamento e non solo – un’atmosfera da anni ’90 per rendere il tutto più autentico. E non è stata un’impresa facile, perché la qualità dell’immagine di ieri non ha assolutamente la definizione dell’immagine di oggi. “La vera sfida è stata rendere ogni foto credibile”, precisa il giovane. La difficoltà consisteva infatti non solo nell’applicare al meglio le tecniche di post-produzione, ma anche nello studiare con la massima attenzione le pose delle nuove foto, così da farle combaciare alla perfezione con il contesto originale. A parte questo, Conor si ritiene convinto che l’adulto che è oggi e il bambino che è stato si troverebbero benissimo, insieme.
EDS