
Aveva un’unica possibilità per sopravvivere, Alessia Gambetta, ex commessa di Padova. E questa era il trapianto del suo fegato. La donna era in lista d’attesa per effettuare questo delicato intervento da gennaio scorso e solo ora l’avevano chiamata per effettuare l’operazione. Ma Alessia non ce l’ha fatta e ha perso la vita durante quell’intervento che avrebbe dovuto offrirle un’esistenza migliore.
“Nulla da dire sull’equipe medica, ma ero lì, in corridoio, ad aspettare. Nessuno mi ha dato notizie. E quando le ho chieste… un medico mi ha detto semplicemente: ‘Sua figlia? E’ morta un’ora fa”, questo ha dichiarato la madre della donna, Roberta Zagato, in preda alla disperazione nel ricordare quelle estenuanti ore nelle quali si trovava ad attendere il risveglio di sua figlia. Dodici interminabili ore nelle quali nessuno le ha mai dato alcuna notizia su come stesse procedendo l’operazione.
Solo a tarda sera la donna è riuscita a parlare con una dottoressa che stava uscendo dall’ospedale. Proprio da lei è riuscita a sapere l’amara e più drammatica verità. Sua figlia era deceduta poco meno di un’ora prima.
“Pensava che qualcuno me l’avesse già detto. Poi ha capito che ero ancora all’oscuro di tutto. Mi sono sentita mancare”, ha raccontato ancora la donna. “La mia rabbia è esplosa in un pianto disperato. Ho battuto, incredula, i pugni contro l’ascensore. Il medico ha allora cercato di correggere la risposta, dicendo che la stavano rianimando, la mia Alessia, ma che era grave. Era morta, invece. L’ho capito subito. Nessuno era venuto a dirmelo, né un medico né un infermiere”, ha concluso nella più totale disperazione Roberta.
Ben altra sorte era toccata qualche mese fa ad Antonio Forchione, cinquantacinque anni. Il suo intervento per il trapianto di fegato era andato a buon fine, ma tornando sul posto di lavoro dopo il delicato intervento, l’uomo aveva trovato ad attenderlo una bruttissima sorpresa.
BC